Scrittore inglese. Diede il meglio di sé nella compilazione di riviste
("The rambler", "The Gentleman's Magazine" e "Weekly Gazette"), nonché
nei saggi di critica (
Osservazioni varie sulla tragedia di Macbeth, 1745;
Le vite dei poeti, 1781) e nella stesura di un monumentale
Dizionario
della lingua inglese (1755). Curò un'edizione delle opere di
Shakespeare (1765), e fu anche poeta (
Londra, 1738;
La vanità
dei desideri umani, 1749) e romanziere satirico (
Rasselas, 1759). Si
dedicò anche al teatro (
Irene, 1749) (Lichfield, Staffordshire
1709 - Londra 1784).